Le nostre parole hanno un potere immenso

Marisandra Lizzi
BIO-Energetica Umanistica
5 min readFeb 25, 2024

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Il perché del forte richiamo del nostro CERCHIO in RISONANZA

Photo by Ryan Johns on Unsplash

Non ero in forma. Ero stata parecchio male il giorno prima e, a tratti, anche la settimana prima. Nonostante ciò, non potevo mancare al quinto incontro del nostro Cerchio in Risonanza.

Perché questo forte richiamo?

Mi sentivo attratta da una forza inspiegabile. La mia mente razionale mi sciorinava tutte le possibili motivazioni per disdire la mia presenza:

  1. non stai bene
  2. ieri sei stata a casa con una forte nausea, magari hai l’influenza, non vorrai contagiare tutti
  3. se riposi guarisci prima
  4. cosa penseranno le persone che ti vedono arrivare così stanca
  5. devi guidare fino a Reggio Emilia, non ce la farai mai con l’occhio conciato così
  6. sei stanchissima, mica vorrai guidare e per di più accompagnare altre persone
  7. devi portare qualcosa e non hai nulla in casa, mica ti metterai a fare i biscotti …

e così via, le motivazioni per non mettermi in viaggio erano certamente molte di più di quelle che mi spingevano ad andare.

Una qualche forza inspiegabile mi ha ridato l’energia necessaria a superare il torpore, persino l’occhio arrossato dal giorno prima pareva essersi ripreso, mi sono messa a fare i biscotti e anche lì il caso ha provato a boicottare la mia decisione perché ho rotto un bicchiere, il vetro ha rovinato l’impasto e mi sono anche tagliata un dito.

Una nuova fortissima motivazione servita su un piatto d’argento per starmene buona buona sul divano a leggere e sonnecchiare.

Niente da fare. Il mio corpo sembrava aver preso il sopravvento sulla mia mente e alle 13.30 mi trovavo in auto verso Parma per l’incontro con Giuliana e Silvana, direzione: Reggio Emilia. Non avevo scelta. Non potevo fare altro che assecondare quella decisione interiore che era più forte di qualsiasi ragionamento di natura logica.

Photo by Daniele Franchi on Unsplash

Che cosa mi spingeva verso questo Cerchio di Storie di cui ho parlato su Medium qualche tempo fa?

La motivazione principale è quella di trovare il CORAGGIO di cambiare strada, di riscrivere la direzione, di ricollocare i tasselli del puzzle della mia vita.

Questo cerchio di donne ha in comune lo SHEN, la consapevolezza di avere uno strumento nelle nostre mani, nei nostri cuori, nelle nostre menti e nei nostri corpi che può realmente cambiare le nostre vite. Da sole talvolta si può perdere fiducia, ma insieme quel cerchio genera forza, energia, sicurezza nelle reali possibilità che ognuna di noi ha di cambiare la propria esistenza. Siamo come collegate da un sottile filo di energia, sottile ma potentissimo.

Photo by Jeremy Perkins on Unsplash

Attraversiamo le nostre vite in modi totalmente differenti, ma ognuna di noi dalle sfide che ha attraversato o che sta attraversando ha saputo trarre la forza del cambiamento. Storie in grado di trasformare il buio della disperazione in luce di speranza. Una luce forte che non brilla di continuo, ma di cui si conosce l’interruttore nascosto dentro ognuna di noi. Una luce corale che si rafforza dalla connessione delle singole fiammelle da cui è composta. E proprio di questa connessione energetica che ho bisogno per dare concretezza ai miei sogni, nonostante le difficoltà e i tranelli che la mente continua a giocarmi.

Photo by Randy Tarampi on Unsplash

Ogni sogno trova linfa vitale in quello delle altre.

Ogni sfida superata dà forza a quelle che ognuna di noi si trova ad affrontare.

Ogni paura, se condivisa, si affievolisce dando spazio al coraggio di credere e di osare.

In cerchio abbiamo affermato chi siamo:
“Io sono Angela”
“Io sono Debora”
“Io sono Sidrea”
“Io sono Erika”
“Io sono Giuliana”
“Io sono Marianna”
“Io sono Nadia”
“Io sono Eleonora”
“Io sono Linda”
“Io sono Silvana”
“Io sono Marisandra”

Non è facile affermare chi si è. In cerchio dichiarare con fermezza il proprio nome è un esercizio per nulla banale. Ricordo la prima volta che lo feci. Ero a un corso di teatro che avrebbe per sempre cambiato la mia vita. Era l’agosto del 1990. Era stato molto più difficile allora, ma in quella apparentemente semplice affermazione io stavo riscrivendo la mia intera esistenza.

È un ancoraggio fondamentale sapere chi si è in un mondo che sceglie la guerra e la giustifica come un atto di democrazia, in un mondo in cui la medicina sembra volersi ergere a fede. In un mondo in cui la fede esige di essere accettata come dogma invece di essere una forte spiritualità immanente. È di vitale importanza affermare chi autenticamente si è in un mondo che esercita la violenza contro le proteste pacifiche, in un mondo i cui governi non rappresentano più la popolazione, indipendentemente dal loro colore politico. Trovare spazi di accettazione, di non giudizio, di connessione autentica, di energia creatrice ti consente di vivere felice in un mondo che sembra esigere di funzionare al contrario.

Lasciamo cadere ogni timore per quello che gli altri possano pensare di noi ed entriamo nel mondo, affermando con gioia e sicurezza chi siamo, affrontando la vita con esuberanza, dichiarando senza timore i nostri sogni e costruendo il piano di azione per la loro realizzazione. Sì perché siamo solo noi a creare la nostra realtà. Solo noi ne siamo gli artefici e gli unici responsabili.

“Non possiamo più considerarci semplici spettatori che non influiscono nel mondo che osserviamo. L’atto stesso di osservare è creativo.”
John Wheeler

I nostri pensieri
i nostri sguardi
le nostre parole
hanno un potere immenso di creazione o di distruzione.
A noi la scelta.

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Marisandra Lizzi
BIO-Energetica Umanistica

Scrivere per migliorare il mondo, partendo dal mio e poi allargando il raggio parola dopo parola