Grazie 2024
un anno di germogli e promesse
C’è qualcosa di magico nella fine dell’anno. È il momento in cui si intrecciano riflessione e gratitudine, in cui tutto ciò che abbiamo seminato inizia a mostrare i suoi primi germogli. Quest’anno è stato speciale, perché mi ha fatto sentire più che mai che siamo dentro un flusso, un movimento che ci connette e ci trasforma.
Lotta, con la sua musica e il contrabbasso, ha portato il suo messaggio in spazi nuovi, rompendo silenzi e costruendo ponti. E il 2025, terminata la Holden, promette di essere un anno di novità e progetti che non vedo l’ora di vivere e condividere.
Poi c’è Riccardo, che mi ha permesso di entrare nel suo mondo fatto di sogni e racconti. Ho avuto il privilegio di fare l’editing alle prime 200 pagine della sua saga manga, una storia meravigliosa che mi ha coinvolto e commosso fino alle lacrime e che ora attende solo un disegnatore per prendere vita. Lo troveremo, ne sono certa.
Ho dato vita al mio nuovo percorso di scrittura creatrice, dove la bioenergetica e le parole si incontrano e si amplificano, creando uno spazio unico per chi sente il richiamo di tornare al proprio sé più autentico.
E poi Mauro, con il ritorno del teatro nella nostra vita prima con Lotta e poi con il corso di Relazioni Umane. È per me una gioia immensa. Vederlo riconnettersi alla sua passione più profonda mi ha riempito il cuore.
Non posso non citare l’Atelier delle Relazioni, un luogo dove le emozioni si intrecciano e le connessioni diventano tangibili. Un’esperienza che mi ha ricordato la bellezza e il perché del lavoro che faccio.
La nostra chiesetta, sempre più laboratorio creativo e foresteria, è diventata il simbolo di ciò che significa creare spazi di incontro e crescita.
Grazie ad Alberto Giusti, ho conosciuto Oscar Di Montigny e mi sono immersa nel suo concetto di economia sferica e di gratitudine. Immaginare come portare questi principi nella mia vita e nel mio lavoro mi entusiasma e mi riempie di ispirazione.
Il 2024 mi ha anche aperto nuove porte, con l’ingresso nei mondi dell’arte e della fotografia, terreni nuovi ma già pieni di promesse.
L’estate è stata una stagione di libertà e connessione grazie al mese passato a Terre Perse per Ritrovarsi dove ho scritto il mio primo audio corso e mi sono ritrovata davvero. Grazie Alessandro Doria.
E poi abbiamo visto liberare il teatro da anni di accumulo di oggetti che appesantivano la nostra vita come una zavorra difficile da mollare. Lo hanno fatto persone fantastiche che si sono accampate sulla nostra collina dei sogni che diventano progetti e le hanno ridato una forza creatrice che pensavamo persa, tra una partita di Lupus e un set nel bosco per girare una videoclip.
E poi c’è sempre lei, la bioenergetica, il mio cerchio in risonanza, che mi ricorda di tornare al corpo e alle radici.
In tutto questo, il valore principale è sempre l’amore, grande, immenso, anche quando è difficile, anche quando tutto sembra vacillare.
La novità più grande di questo 2024 è il mio libro. Sarà pubblicato ad aprile 2025 con la casa editrice Do it Human. Un mio grande sogno diventerà realtà. Lo avevo scritto nella mia lettera di intenti di qualche anno fa grazie a Sidrea Besacchi, la mia maestra di Bioenergetica. E ora eccolo qui, sarà presto tra le mie mani.
Il 2025 sarà un anno di completamenti e nuovi inizi, di passi che ci avvicinano a ciò che siamo davvero. Sarà un anno dal sapore e dal profumo di biscotti vegani appena sfornati. E sarà l’anno del mio viaggio in India dove andrò a visitare i templi di Sadhguru, la splendida comunità di Auroville e la zona dove è nata e si è sviluppata l’Ayurveda che altro non è se non la Bioenergetica indiana. Sento un richiamo fortissimo per questa terra, sento di dover stare lì un po’. Non so perché. Lo so e basta. C’è qualcosa di me laggiù che voglio trovare.
Nella prima notte del nuovo anno, la collina di Mirandola si è accesa di luce e significato. Eravamo lì, un piccolo gruppo di anime legate da amicizia e voglia di rinnovamento. C’erano gli amici che Kaue aveva portato da lontano e la guida sensibile di Valeria, che ci ha condotti attraverso un rito propiziatorio tanto semplice quanto potente.
Intorno al fuoco, sotto un cielo limpido e pieno di stelle, ognuno di noi ha scritto su due piccoli fogli di carta. Sul primo, una cosa da lasciare andare, una zavorra, qualcosa che non vogliamo più portare con noi. Sul secondo, un desiderio, un sogno, un’intenzione da coltivare. Poi, nel silenzio condiviso, abbiamo affidato il primo foglio alle fiamme, guardandolo trasformarsi in cenere e volare via.
Il secondo foglietto, invece, non l’abbiamo bruciato. L’abbiamo affidato alla terra, scavando una piccola buca sotto l’albero di gelso. Lì, insieme, abbiamo seminato i nostri sogni, come semi pronti a germogliare, nutriti dalla promessa di un nuovo inizio.
E proprio mentre completavamo il rito, una stella cadente ha attraversato il cielo. Era impossibile non sentirsi parte di qualcosa di più grande, come se anche l’universo ci avesse mandato il suo segno di benedizione. Ora aspettiamo, con fiducia e gratitudine, che quei sogni germoglino, sapendo che ogni nuova crescita nasce sempre da un atto di coraggio: lasciare andare per fare spazio.
A voi che mi accompagnate, grazie. Questo cammino è nostro, insieme.
Con amore e gratitudine.